Andando oltre quella che è la vicenda universalmente conosciuta, credo che si possa dire che affrontare una messa in scena della tragedia di Amleto sia un po’ come fare un viaggio dentro se stessi e dentro il mondo. Un mondo virtuale, simulato, perchè già scritto, già codificato, già documento, dove le emozioni diventano specchio di un’anima collettiva, di un collasso moderno fatto di menzogne, inganni, tradimenti, corpi e parole soggiogati dalla leggenda, crocifissi o infissi nel codice di un DNA ormai geneticamente modificato. Ci riesce molto bene la coppia Notarangelo Russolillo che con passione affrontano questo classico della drammaturgia.
al teatro Tasso di Napoli (NA)