Lo spettacolo ruota intorno ai temi della follia, della morte, dell'incomunicabilità, del desiderio di riscatto nella penombra di una metropoli tagliata da "raggi di luce" caldi e gelidi. Qui si muovono le diverse anime del piccolo uomo, in una danza negli abissi della mente, alla ricerca di un'impossibile via di fuga dal mondo e dagli altri. La morte, ovvero il gesto di "assassinio gratuito", vorrebbe affermare clamorosamente il rifiuto degli uomini, del mondo intero. Siamo costretti a indossare una maschera non voluta, che ci identifica e ci fa appartenere ad un numero di persone: "É quando volli togliermi la 'maschera' dal viso, era incollata; quando me la tolsi e mi vidi allo specchio, ero ormai invecchiato" [Tratto dalle note di Fernando Pessoa]
al teatro Galleria Toledo di Napoli (NA)
