Davide Lorenzo Palla ritorna a teatro con un interessante messinscena tratta da Gl’innamorati di Carlo Goldoni. Dopo il trittico shakespeariano (Otello del 2016, Mercante di Venezia del 2017 e Riccardo III del 2018), Palla si misura con un grande autore italiano.
Squadra che vince non si cambia. Tuttalpiù si fanno nuovi acquisti: così al collaudato sodalizio tra Davide Lorenzo Palla, il polistrumentista Tiziano Cannas Aghedu e Riccardo Mallus alla regia, si aggiungono alla Compagnia anche gli attori Irene Timpanaro e Giacomo Stallone.

Innamorati, dunque, non è un altro dei monologhi in stile one-man-show al quale l’istrionico Davide Lorenzo Palla aveva abituato il suo pubblico, bensì un’evoluzione della sua idea di fare teatro. Un’altra differenza rispetto al passato riguarda l’adattamento, sviluppato con un lavoro a quattro mani tra Palla e Mallus.
Tornando in presenza si è tornati a vivere la magia del teatro: i silenzi, le atmosfere, le luci, le scenografie. Il camminare sulle assi di legno del palcoscenico. Possiamo chiamare tutto ciò “la polvere del teatro”. È impagabile.

L’evoluzione: da Tournée da bar al palcoscenico!
Davide Lorenzo Palla è anche ideatore e direttore artistico di Tournée da bar, con il quale sin dal 2012 ha portato nei bar e nei locali notturni i suoi spettacoli. Tutto questo lavoro, unito al percorso dei monologhi shakespeariani, è l'evoluzione che lo ha portato a questo nuovo spettacolo. Un'evoluzione strutturale e qualitativa notevole, che si percepisce concretamente in particolare raffrontando Innamorati ai precedenti spettacoli.
La sfida di superare il monologo inserendo più attori, pur mantenendo l'approccio di inscenare il grande classico con le tecniche del teatro di narrazione, è senz'altro superata: vi sono momenti in cui il testo viene spiegato, accompagnando il pubblico alla scoperta di questa opera goldoniana.

Il teatro di narrazione
La tecnica viene applicata grazie ad una contaminazione con un'altra commedia goldoniana (Il teatro comico) inserendo in Innamorati la figura del capocomico (Davide Lorenzo Palla) e utilizzando l’escamotage del teatro nel teatro con il quale vengono raccontati questi innamorati.
L'opera goldoniana, composta dall'autore veneto nel 1759, è ambientata nella Milano del XVIII secolo e narra l'amore tra Eugenia e Fulgenzio, un rapporto travagliato da gelosia e impulsività a causa dell'esigente Clorinda del Conte d'Otricoli, oltre che per i pasticci di Fabrizio, zio di Eugenia. Proprio lo sviluppo del rapporto fra i protagonisti è tema d'attualità: questi due innamorati si amano ma non si amano, potrebbero essere felici ma non riescono ad esserlo e continuano a battibeccare. E' senz'altro una trama molto attuale, che Innamorati spiega molto bene senza però riuscire ad accentuare ulteriormente tale caratteristica.

L'escamotage del teatro nel teatro
La scelta di recitare utilizzando un italiano più classico, che in alcuni passaggi forse complica un pochino la vita allo spettatore, si contrappone alla tecnica del teatro di narrazione con la quale, invece, viene spiegato chiaramente cosa sta accadendo. La figura del capocomico si rivela, quindi, una scelta intelligente e capace di rivelare efficacemente il caleidoscopio di sentimenti tra Eugenia e Fulgenzio.
Nelle interpretazioni il carisma di Palla sul palco è fondamentale, ma anche Irene Timpanaro e Giacomo Stallone risultano innesti molto buoni. Le musiche di Cannas Aghedu sono un complemento alla recitazione, rafforzando le parole degli attori e sottolineandone le reazioni emotive.
Buon utilizzo delle luci, dosate sulle emozioni e capaci di colorare di conseguenza la scenografia (di per sé molto semplice). Nel complesso è uno spettacolo piacevole e ben costruito, tuttavia - rispetto al trittico shakespeariano - in Innamorati è quasi assente il coinvolgimento del pubblico e anche l'aspetto comico diventa meno preponderante in favore, invece, di una rappresentazione più ortodossa, forse rinunciando troppo ad alcuni dei veri punti di forza che caratterizzavano gli spettacoli di Davide Lorenzo Palla.
Visto il 12/11/2021
al teatro Carcano di Milano (MI)
