Adelaide è una prostituta avanti con gli anni, che sbarca il lunario, offrendo rifugio ai malavitosi feriti dal fuoco di bande avverse: killer spietati ed al tempo stesso vittime delle mille faide che funestano i Quartieri Spagnoli di Napoli. Ora che i suoi clienti l'hanno abbandonata per donne più giovani, offre riparo e cure a buon mercato. Numerosi sono stati i suoi clienti, ormai dissoltisi nel nulla, come le sue grazie, lasciandole il letto vuoto. Con la nuova attività Adelaide riesce a sopravvivere, ed oggi, come ieri, il suo letto è una fonte di guadagno. Un'umanità eterogenea, accomunata da un'identica sete di vendetta, ingranaggio di una spirale perversa di lutti e d,i dolore, vi trova rifugio. Lei ascolta, da consigli ed apre il suo cuore a tutti. Proprio come un tempo, Adelaide vive nell'attesa che qualcuno bussi alla sua porta, per affidarle un corpo - un povero corpo offeso - che lei, con le sue cure, saprà sottrarre alla morte. Ogni tanto torna a farle visita un vecchio cliente, un avvocato ormai cieco, che in casa di Adelaide, ha un dissidio con Genny, un giovane privo di scrupoli che aspira a diventare il boss del quartiere, sostenuto, in quest’ambizione, dalla fidanzata Patrizia, animata dall'unico desiderio di diventare la moglie del boss. La casa di Adelaide ed il suo letto diventano, così, teatro di uno scontro/confronto sociale: da una parte il vecchio avvocato con i suoi valori, dall'altra Genny e Patrizia, giovani tronfi, violenti, attori di un universo disgregato, vittime e carnefici al tempo stesso. Frammenti di vite presi a caso e messi la, a dividere per qualche giorno, o solo per qualche ora, una stanza. Nessuna volontà di analizzare, nessuna intenzione di scoprire qualcosa di nuovo nei rapporti tra questi personaggi, perché di nuovo, in un quartiere di Napoli come in una periferia qualsiasi di tante grandi città in cui viviamo, non c'è nulla, se non l'aumento costante delle nostre solitudini. Nessuno dei quattro personaggi della pièce - la prostituta, l'avvocato, il malavitoso, la ragazzina - parla realmente all'altro, tranne, in alcuni momenti, i due adulti, vecchi di vita. In fondo ognuno resta chiuso nel proprio soliloquio: anime in un continuo vagare, sperando che quest'inutile moto non avrà mai fine. Come su quel letto non si fa mai l'amore, cosi, in quel movimento continuo. non c'è mai vita. Solo, talvolta, la nostalgia di una vita da loro mai vissuta.