Incoraggiato dal regista Piero Maccarinelli, Daniele Mencarelli scrive questa sua prima drammaturgia, in cui tratta l’eterna resa dei conti fra padri e figli, adulti contro giovani.
Siamo in una scuola cattolica per figli della futura classe dirigente. Samuele è un ragazzo quasi diciottenne, non emarginato socialmente, ma generazionalmente. Una banale riunione scolastica tra il giovane, la preside, una suora e il padre, si trasforma in un processo dove ognuno è giudice e imputato, pronto a dichiarare l’inconfessato o il proprio analfabetismo affettivo.