Lo sconvolgente affresco di Musorgskij su brutalità e solitudine del potere, ispirato da Puškin, ha un forte legame con la Scala: qui avvenne la prima italiana nel 1909 e qui Claudio Abbado firmò una memorabile edizione con la regia di Jurij Ljubimov il 7 dicembre 1979. Assistente di Abbado era Riccardo Chailly che oggi, per la sua nona inaugurazione di stagione, sceglie di dirigere per la prima volta questo titolo di profonda umanità in cui il dramma personale si riflette nella tragedia collettiva, reso ancora più pregnante dalla scelta della prima versione dell’opera.
La regia di Kasper Holten, già Direttore del Covent Garden getta uno sguardo dall’altro sulla storia della Russia, unendo alla partecipazione emotiva una riflessione sul valore della memoria e della testimonianza.